I dati che analizziamo e di cui offriamo i grafici sono in prevalenza relativi al mercato azionario Americano, a quello delle Materie prime e in limitata parte agli indici europei. Il mercato che fino a prova contraria guida tutti il mercato globale, ma anche il più efficiente, è quello Americano, di conseguenza la validità dei segnali si manifesta maggiormente sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 e meno sugli indici europei, per una non perfetta correlazione, se non nel medio-lungo termine.
In un contesto di globalizzazione economica/finanziaria e di difficoltà del Vecchio Continente (Europa) ad affrontare le sfide future, l’investitore ma anche il traders italiano deve fare uno sforzo, nell'interesse del suo capitale, di guardare meno alle idee d’investimento-trading sotto casa e più a quelle oltre oceano (Stati Uniti) oltre che a livello globale.
La regola fondamentale è sempre quella di diversificare gli investimenti (fondi o etf) e le scommesse (su singoli titoli o etf) e mai concentrare il proprio capitale (piccolo o grande che sia) su pochi titoli e per giunta in un unico mercato (Borsa Italiana).
A conferma di questo approccio, che necessità quindi di un'analisi globale del comportamento degli investitori/traders sui principali mercati, offerta appunto da Sentimentcharts, la performance in Euro delle principali asset class d'investimento negli ultimi 5 anni.
In questi 5 anni, in cui si sono manifestati 2 pesanti Bear Markets, i mercati europei hanno nettamente sotto-performato il mercato Usa, da noi preferito, i mercati emergenti e quelli delle materie prime.

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L'approccio all'interpretazione dei mercati finanziari si divide in due macro-aree: l'Analisi Fondamentale, molto seguita dai gestori di fondi e l'Analisi Tecnica-Quantitativa seguita soprattutto dai traders e dagli investitori più attivi. Entrambe trascurano l'analisi della psicologia e del comportamento dell'investitore. Il servizio di SentimentCharts ha come obiettivo di colmare in Italia questo vuoto.
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